La tana dell’Orso : Al via il crowdfunding Habitat del Museo Carlo Conti

                                                             La tana dell’Orso

         Al via il crowdfunding del progetto Habitat a favore del Museo Carlo Conti



Una tana bella morbida, calda e accogliente... che cosa chiedere di più? Soprattutto se si è "cuccioli". Questo l’obiettivo del crowdfunding la Tana dell'Orso, organizzato dal Museo di Archeologia e Paleontologia Carlo Conti di Borgosesia all’interno del progetto Habitat.

Per rendere più accogliente il Museo, soprattutto per i bambini e soprattutto per quelli che hanno più difficoltà (fisiche, cognitive, sensoriali, ecc) si vuole creare uno spazio dotato di arredi e strumenti dedicati ai più piccini, ai nostri cuccioli: una tana in cui accoccolarsi su di un comodo tappetone, scorrere i contenuti proposti da un tablet o leggere un libro.

Ma perché questi riferimenti agli orsi? Perché l'orso speleo è il simbolo del Museo e già tanti altri orsi animano la nostra storia e i nostri itinerari alla scoperta dei dintorni di Borgoseisa, tutti adatti a grandi e piccini. Abbiamo Helsa, l'orsa archeologa, Berth l'orso mercante e l'orso Caio (in riferimento all'origine romana della città).

E ora c'è il piccolo Teo, il nostro cucciolo! Che non vede l’ora di inaugurare la Tana dell’Orso. Ma per questo c'è bisogno dell'aiuto di tutti, anche del tuo. Aiutaci a raggiungere il nostro obiettivo e te ne saremo grati in molti modi.

Scopri le ricompense che abbiamo messo in palio e dona ora sulla piattaforma di crowdfunding Rete del Dono, a questo link https://www.retedeldono.it/it/la-tana-dellorso

Il progetto “Habitat - verso un parco culturale della Val Sesia” è finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo è vede come attori l'Istituto per l'Ambiente e l'Educazione Scholé Futuro onlus di Torino, il Comune di Borgosesia (con il Museo archeologico e paleontologico Carlo Conti), la Fondazione Valsesia, l'associazione Amici del Museo Carlo Conti, il Gruppo Speleologico Mineralogico Valsesiano, l'Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia, con il supporto della Provincia di Vercelli.

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