Tele Assistenza: nuovo progetto dell'Ospedale di Borgosesia sostenuto da Fondazione Valsesia Onlus
Attuare interventi di
riabilitazione a distanza su pazienti covid.
È partito in via sperimentale
presso il Presidio Ospedaliero di Borgosesia – e include un progetto di
teleriabiltazione che consente di eseguire valutazione funzionale, monitoraggio,
trattamenti per recuperare deficit respiratori e motori in pazienti che hanno
affrontato il coronavirus. Un progetto
sostenuto dalla Fondazione Valsesia Onlus con l’acquisto di 10 pulsiossimetri,
3 telefoni cellulari e 6 cronografi e 2 webcam per dotare i pazienti della
strumentazione necessaria per l’avvio della fase sperimentale dell’Ospedale SS.
Pietro e Paolo di Borgosesia.
Laura Cerra:
“Fondazione
Valsesia Onlus – sottolinea la Presidente Laura Cerra - ritiene di primaria importanza questo
progetto perché è un sistema innovativo che ottimizza la sanità di prossimità
migliorando la qualità della vita dei malati, liberando preziosi posti letto
pur garantendo un monitoraggio costante e continuo delle condizioni di salute
dei pazienti. Per la fase sperimentale sono già stati acquistati per l’Ospedale
di Borgosesia 10 pulsiossimetri, 3 telefoni cellulari e 6 cronografi. La
teleriabilitazione è la nuova frontiera per servizi sanitari territoriali
efficaci ed, inoltre, questo sistema può essere ampliato ad altre patologie
molto frequenti, come le cardiopatie, quelle neurologiche e quelle respiratorie
croniche, che necessitano di attenzione e monitoraggio costante per un recupero
più veloce del paziente, con la comodità di poter essere seguiti direttamente a
casa propria. Sosteniamo il progetto con una visione lungimirante che non si
limita all’emergenza ma costruisce un futuro più inclusivo per le nostre valli,
come è nella nostra missione”.
Chiara Serpieri:
“Grazie
alla Fondazione Valsesia Onlus– commenta il Direttore Generale Chiara Serpieri –per
queste donazioni che consolidano sempre più un’attività, quella della
telemedicina, che stiamo sviluppando su più fronti. L’assistenza a distanza in
questa fase di gestione dell’emergenza rappresenta di certo un aiuto essenziale
ed è un settore su cui puntare per poter assicurare ai nostri pazienti le cure
di cui hanno bisogno pur rimanendo in un ambiente protetto”.
Pietro Presti:
"Nella
fase 2 dell’emergenza COVID19 – precisa Pietro Presti, coordinatore per
l’emergenza Covid dell’Asl Vc – è essenziale sviluppare modelli organizzativi
in cui la tecnologia entri in campo per facilitare i processi e rendere alcuni
servizi essenziali fruibili anche al proprio a domicilio. Ancora una volta la
Fondazione Valsesia riesce ad intercettare una necessità, in linea con una
visione di sanità moderna, e crea le condizioni affinché possa trovare lo
sviluppo migliore ed essere una risposta concreta per i cittadini”.
Come funziona e dati sperimentali
L’équipe di
fisioterapisti segue da remoto i pazienti indicando una serie di esercizi
terapeutici ad hoc definiti sulla base della situazione clinica e funzionale del
paziente. Al momento sono 37 i pazienti già contattati, di cui 24 in
trattamento. 32 i pazienti su cui è stata effettuato il test per la valutazione
della performance fisica: per il 74 per cento il test si è rivelato indicativo
della possibilità di far partire la teleriabilitazione. 7 i pazienti che hanno
invece usufruito di counselling specifico che prevede la condivisione di video
e materiali utili con gli esercizi da realizzare a casa.
I dati emersi fino a questo momento mostrano un quadro incoraggiante anche sul fronte dell’accessibilità a tale servizio: il 70% dei pazienti non ha difficoltà ad utilizzare la tecnologia e per il 24% vi è la presenza di un caregiver o familiare che è di aiuto nelle comunicazioni. 11 pazienti sono stati rivalutati a 10 giorni dall’inizio del trattamento e si evidenzia un miglioramento.
Obiettivi
L’obiettivo è quello di prevenire e contrastare le complicanze e difficoltà legate agli effetti della malattia favorendo una ripresa più rapida della funzionalità sia motoria che respiratoria.
A chi è rivolto
Il progetto è destinato
sia a chi è ancora ricoverato e a chi è stato dimesso dall’ospedale, si trova
in convalescenza o in isolamento domiciliare presso strutture dedicate.
L'équipe medica
Ad essere coinvolta in tale attività è la struttura complessa di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’ASL di Vercelli, diretta dal Dr Giovanni Sguazzini Viscontini; in prima linea nella gestione dei trattamenti la Dott.ssa Anna Comoglio, il Fisioterapista Francesco Bori e il personale guidato dalle coordinatrici Sig.ra Daniela Bordiga e Sig.ra Germana Stragiotti.
#unitifacciamograndicose
#facciamoloinsieme
Commenti
Posta un commento